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Lady Immobile: “Vita da wags? Non è tutto rose e fiori. Ciro è un mammo perfetto, io e lui…”

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E poi, diciamo la verità, due figlie tengono in forma.

"Eccome. Con loro vado sempre a mille, notte e giorno, in braccio una e poi l'altra. Sono appiccicose, gelose ed io sempre da sola".

Che mamma è?

"Protettiva e apprensiva, una che pensa troppo forse. Ma quando è nata Michele avevo solo 22 anni, non avevo mai preso in braccio un bebé. Sono cresciuta con loro, sbagliando anche".

E chi non sbaglia? Tornando a lei da sola: nell'immaginario collettivo la vita wags è tutta dorata. Ma lo è davvero?

"In sei anni abbiamo cambiato sei squadre. Che vuol dire traslochi, città diverse, ritrovare tutto: casa, asilo, pediatra. All'estero è stato anche peggio, in Germania, quando Ciro era al Borussia Dortmund, è stato complicatissimo: se non parli il tedesco neanche ti guardano in faccia. La gente pensa che siamo fortunate e lo siamo, non ci manca nulla, ma il benessere non è tutto se sei lontana da casa, da sola, tra ritiri, la squadra che va male, lui che è nervoso e scarica tutto sulla famiglia. I soldi non danno la felicità se non c'è l'amore".

Il vostro sembra un grande amore. Come è andata?

"Ci siamo conosciuti in un locale a Pescara, siamo andati a convivere la settimana dopo e dopo sei mesi aspettavo Michela.

Ma lei sapeva chi era lui?

"Zero. Io studiavo a L'Aquila, tornavo a casa due tre giorni al mese. E non capivo nulla di calcio. Ma mentre parlavamo continuava ad avvicinarsi gente...".

E cosa studiava?

"Ero all'ultimo anno di Criminologia. Da bimba, guardavo sempre CSI, la serie TV sul crimine. Ma ho lasciato, Ciro mi voleva sempre con lui. E ci siamo trasferiti subito a Genova".

La TV ad un certo punto l'ha fatta. Era una de "Le Capitane", il programma sulle wags di Spike TV. Tornerebbe in televisione?

"Non sono portata. Mi sono divertita, ma Ciro è già impegnatissimo ed io non toglierei mai tempo alle bambine".

Il bomber che papà è?

"In realtà è un mammo perfetto. Innamorato delle sue figlie, guai a chi le tocca. Si preoccupa per tutto, pure troppo. Con loro gioca, le porta al parco da solo, fa il bagnetto a tutte e due".

Cioè, un mito. Sa anche fare il biberon e cambiare una lampadina?

"A casa lui fa tutto. E cucina benissimo: il suo risotto ai funghi è imbattibile. E quando ha finito pulisce anche. Per fortuna. Per se lui decide di fare una cosa, la fa bene. Altrimenti non la fa. Si dedica molto a noi, ci fa stare bene. Mi fa stare tranquilla che in questo mondo non è scontato.

E ballate, ballate. Tutti e quattro in pigiama.

"E' il nostro gioco preferito. E non importa che musica suoni, bastano anche Sofi e Luì che piacciono tanto a Michela. E noi balliamo".

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