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La compagna di Astori: “Per me ogni giorno è il 4 marzo. Eravamo felici, non voglio…”

Redazione Golssip

«Non so se esistano davvero posti belli o brutti, ma se ce ne sono di belli, Davide, per come era, si trova sicuramente lì». A volare quando ne valeva la pena: «Il primo figlio me lo chiese lui, “Il secondo però me lo chiedi tu”». A nascondersi quando il rumore intorno si faceva insopportabile: «Davide, il ricordo di Davide, è diventato un po’ di tutti e io sono contenta che la sua memoria sia viva. Sento dire da tutti che era un uomo eccezionale ed è vero, lo era. Ma era anche riservato e non sono certa che tutto questo casino mediatico intorno alla sua figura in cui chiunque dice la sua gli avrebbe fatto piacere. Era un calciatore. Un bravo calciatore. Uno che si voleva mostrare soltanto attraverso la sua professione, che custodiva sacralmente il suo privato e che era tutto tranne che un animale social: “Franci, ho aperto un profilo Instagram”, mi disse un giorno, “poi l’ho chiuso”. Davide preferiva la vita reale a quella virtuale»

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