Jessica Immobile: “A casa Ciro è un mammo. Cina? Sono pronta a tutto. Sognavo di fare…”

Che cosa mi ha conquistato di Ciro? La sua dolcezza e il suo romanticismo. È l'uomo più galante e premuroso che abbia mai conosciuto. Per questo l'ho sposato.

Come si sono conosciuti lei e Ciro: "Ciro stava giocando nel Pescara in serie B mentre io stavo studiando criminologia all'università dell'Aquila. È stato lui a scrivermi per primo su Facebook, evidentemente trovandomi tra i contatti di qualche amico in comune. Mi mandò un semplicissimo "smile", un sorriso. Ma prima di vederci ci siamo scritti per altre due settimane. Lusingata? Non sapevo neanche chi fosse. Prima di conoscerlo non ero per nulla tifosa. Se sapevo dell'esistenza di Totti e di Del Piero era perché ne parlavano in continuazione in tv. Ci siamo incontrati in un locale, io ero con una amica e lui con un suo amico. Ricordo che attorno a noi c'era una folla che non lo lasciava in pace un attimo."

Come Ciro ha conquistato Jessica: "Con la sua semplicità e umiltà. Non si è mai vantato di nulla, nonostante avesse già un nome. E poi mi ha colpito il suo modo di corteggiarmi, totalmente all'antica: mi veniva a prendere sempre con un mazzo di fiori, mi portava s cena. Insomma si è comportato sempre da gentiluomo. E poi la dolcezza e il romanticismo hanno fatto tutto il resto. Il suo difetto? È testardo. Ma lo sono anche io. Facciamo certe lotte..."

Jessica tifa... "Se sono diventata tifosa? Certo, ma tifo principalmente per lui. Però c'è una squadra che mi è rimasta nel cuore: il Torino".

La coppia Immobile in una sit-com come quella di Casa Vianello: "Sono lusingata: Sandra e Raimondo, infatti, erano il simbolo dell'amore vero. Confesso che a me non dispiacerebbe come proposta. Ma un calciatore non può occuparsi di altro se non di continuare a giocare".

Separazione su Instagram: "Per via dei suoi sponsor che hanno preferito che ci separassimo. Io uso Instagram anche per lavoro: sponsorizzo principalmente prodotti di bellezza. In tanti mai hanno scritto dispiaciuti per questa "separazione". Non me lo aspettavo!"

Jessica sognava di fare la poliziotta: "Era il mio sogno. Mi è sempre piaciuta l'idea di occuparmi di criminalità. Poi però ha prevalso l'amore. Il mio compito ora è di occuparmi di mio marito e delle figlie. Io e le bambine siamo per Ciro un punto di riferimento importante: gli diamo quella serenità necessaria per affrontare le sfide quotidiane".

Papà Ciro: "Quando non gioca è talmente presente e premuroso che si trasforma in un mammo. Mi aiuta a fare tutto. Prepara le pappe, lava le piccole, le veste, le porta a scuola. Si mette persino ai fornelli. Il suo piatto forte? Il castello di cui prepara a mano anche l'impasto".

In giro per il mondo (Germania, Spagna): "Se mi pesano le trasferte? No assolutamente. LE ho sempre prese come delle bellissime avventure".

Disposta ad andare in Cina? "Sono pronta a tutto. L'importante è che lui sia convinto delle sue scelte. Lo seguirò ovunque".

Niente Mondiali, contenta per le vacanze? "No. Ciro ha provato un grande dolore quando l'Italia è stata eliminata. I Mondiali erano il suo sogno".

(Sono)