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Satta sul derby: “Milan favorito. Icardi-Wanda? Se fai sia la procuratrice che la show-girl…”

La modella non usa giri di parole

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La Gazzetta dello Sport riporta un'intervista di Melissa Satta: tema principale il derby di questa sera contro l'Inter.

«Milan favorito? Dopo la batosta con l’Eintracht Francoforte, direi di sì. Il derby è una partita speciale, ma noi ci arriviamo con la testa più rilassata».

Le piace questo Milan?

«Mi piace moltissimo, pur cambiando proprietà abbiamo ritrovato l’identità. Maldini e Leonardo sono eleganti, com’è sempre stato il Milan di Berlusconi. In quanto a Gattuso, era giusto dargli tempo».

Milanista nata?

«Alle elementari, a Porto Cervo, spopolava la Juve di Zidane, ma io avevo un sogno, vivere a Milano. E tifare Milan è stato facile: c’erano Dida, Sheva, Maldini, Kaká. Vincevamo tutto».

Che tifosa è?

«Moderata, ho un buon autocontrollo».

Eppure una volta l’abbiamo vista piangere a San Siro.

«Lacrime di liberazione. Era l’ultima di Kevin col Milan (andò allo Schalke, ndr), segnò una doppietta al Psv che valse la qualificazione ai gironi».

Il derby del cuore?

«Sicuramente quelli che ha giocato Kevin, vissuti come se fossi in campo».

Icardi non ci sarà.

«Lui è fortissimo, ma sta mettendo in difficoltà la squadra. Tutto questo parlare non fa mai bene».

Cosa risponde a quelli che dicono che le mogli devono fare le mogli?

«Che io parlavo di calcio anche prima di conoscere Kevin e non ho mai parlato per lui. E non mi piace chi lo fa. Se poi sei la procuratrice di tuo marito, è legittimo che parli, ma se vuoi fare anche la showgirl... i misunderstanding sono quasi inevitabili».

E cosa ha detto a Collovati e il suo voltastomaco.

«Non ho voluto sparare sulla Croce Rossa! Penso che abbia capito di aver sbagliato. Per la cronaca, io torno a giocare. Rispolvero gli scarpini per un torneo di calcetto, c’è la squadra di Cristiana Capotondi e quella delle mogli dell’Inter».

Questo la legittima anche a fare dei pronostici: ci dice chi vince e chi segna?

«Chi segna prima vince. E spero che segni Piatek, subito».