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Barbara Bonansea: “Mi dispiace per la Nazionale maschile. Noi ai Mondiali? Diventeremo…”

Il capitano della Nazionale femminile ha parlato ai microfoni di Grazia

Redazione Golssip

Della qualificazione in anticipo della Nazionale femminile italiana ai Mondiali (che si giocheranno in Francia l'anno prossimo) si è parlato spesso in relazione al flop di quella maschile, che quest'anno i Mondiali li seguirà da casa. Di questo ha parlato Barbara Bonansea, capitano della nazionale femminile e della Juventus (campione d'Italia), a Grazia: "A me questa cosa non piace. Io per il flop della nazionale maschile sono dispiaciuta, ci sono rimasta proprio di stucco. Non succedeva da 60 anni. Magari a noi, paradossalmente, questo regalerà più visibilità, ma in realtà è una sconfitta per tutto il movimento, un passo indietro. I Mondiali? Io impazzisco per il calcio, non ho una squadra da tifare, dato che l'Italia non c'è ma avrò occhi soltanto per il mio Ronaldo (CR7). E dire che non l'ho mai visto dal vivo. Me lo sono persa anche quando è venuto a Torino a giocare contro la Juventus, perché ero con la Nazionale."

In programma una vacanza a Mykonos e poi i libri: "Mi mancano sei esami alla laurea in Economia, prima o poi ce la farò." Il calcio femminile? "Siamo dilettanti, come tutte le atlete italiane. Non abbiamo uno stipendio, ma un rimborso spese. Ci è vietato avere un procuratore. Non esiste previdenza e meno male che adesso almeno esiste un fondo per la maternità. La fatica è la stessa, però i diritti no. Però ci arriveremo, non ho dubbi. Le atlete di vertice in Italia sono spesso donne. E' una questione di testa, di di carattere: sai che avrai più difficoltà e allora ti concentri il doppio. Di fronte ad un obiettivo siamo più serie, più dirette, non perdiamo mai la voglia di imparare. Dicono che nel nostro calcio ci sia la purezza di una volta, la passione vera, e credo sia così. In Italia si pensa che il calcio sia uno sport per maschi. Il risultato della Nazionale femminile avrà questo di bello: ci farà conoscere a chi non sapeva niente di noi e per le bambine sarà più semplice tornare a casa e dire che hanno scelto il calcio. Ai Mondiali sarà dura, ma toglietevi dalla testa che andremo in Francia solo per fare bella figura. Diventeremo perfette".

(Grazia)