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Roma, Verdone: “Al gol di Manolas mi è partita la tachicardia. Il video su Instagram…”

Le parole del noto attore e regista dopo l'impresa dei giallorossi

Marco

In un'intervista rilasciata ai microfoni de Il Fatto Quotidiano, il noto attore Carlo Verdone, tifosissimo della Roma, ha raccontato come ha vissuto l'impresa dei giallorossi martedì sera, soffermandosi anche sul suo video pubblicato su Instagram.

Carlo Verdone, oggi come sta la "pompa"?

Per fortuna ha retto, ma è stata dura. Durissima. E non solo per me: non c'è stato un amico, e dico uno, che non mi ha chiamato per problemi di tachicardia.

(Carlo Verdone non è tifoso romanista, "è de più"; così dopo la vittoria giallorossa contro il Barcellona ha pubblicato un video euforico dove alla fine denunciava una certa difficoltà coronarica, tradotta nel romanesco "pompa").

Quindi ha consigliato medicinali a tutti.

No, sempre lo stesso farmaco (e cita il nome e i dosaggi).

Anche lei lo ha preso?

Per forza, anzi ho ceduto alla doppia dose: la prima all' inizio, per prepararmi, ma durante non ho retto e ho ingoiato il bis.

La partita l' ha vista con il solito gruppo di amici?

Macché, solo come un cane; il pomeriggio ho presenziato a due presentazioni di libri, alla fine ero stanco e sfiduciato per la serata.

E...

Ho dato buca ad Antonello Venditti, e con un retropensiero: "Perché devo andare a condividere una serata di merda?".

Proprio non ci credeva.

Ma zeroooooo.

Quindi?

Mi sono sistemato in casa, sembravo Eduardo De Filippo ne Il sindaco del rione Sanità, poi ho preso la chitarra e ho iniziato a strimpellare California Dreamin' dei The Mamas & The Papas.

Amarezza pura.

Alle prime immagini dello stadio proseguo sul filone del dolore, e mentre guardo la cornice di pubblico, penso: "Poracci, sono andati in tanti".

Poi arriva il gol di Dzeko.

E lì mi fermo per capire, sempre scettico.

Raddoppio di De Rossi.

Lancio la chitarra e prendo le sigarette.

Terza rete di Manolas.

Spalanco gli occhi davanti al sogno, ma parte la tachicardia. Questi hanno giocato la partita della vita, sono stati perfetti, meravigliosi, hanno portato al massimo il loro potenziale.

Alla fine gira il video della "pompa".

Era per mio figlio, l' ho mandato a lui; poi mi chiama un amico e mi dice: "Ma non pubblichi niente?". Vabbè, tieni Il video termina in maniera brusca. Mi stavo sentendo male, sentivo il cuore battere all'impazzata, non potevo andare avanti.

Manolas e De Rossi avevano segnato anche all' andata, ma autoreti.

Infatti sono loro che hanno cercato maggiormente il riscatto. Riscatto servito.

Un grazie, a chi?

Alla moglie di Dzeko: tutti noi dovremmo mandarle dei fiori; se il marito è rimasto a Roma, è per lei, per il suo "no" a Londra. Quindi: grazie.

Per scaramanzia la semifinale la dovrà vedere da solo e con la chitarra in mano.

Non ci penso proprio, la prossima sarò allo stadio, se devo morire, voglio capiti lì, in mezzo a tutti gli altri, e non in solitaria davanti al televisore.

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