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Boi: “Amo il calcio da quando avevo quattro anni: per me è un gioco che…”

Fonte foto: Facebook Eleonora Boi

La conduttrice ha rilasciato un'intervista a Tv Sorrisi e Canzoni

Marco

La nota conduttrice di Mediaset Premium Eleonora Poi ha rilasciato un'intervista alla rivista Tv Sorrisi e Canzoni, dove parla della sua passione per il calcio, ma non solo: "Avevo quattro anni, vivevo in Sardegna con la mia famiglia. Papà mi portò con sé allo stadio a vedere il Cagliari: fu una rivelazione. Seduto accanto a me c'era un bambino con un tamburo: gliel'ho strappato di mano e ho cominciato a picchiare come una matta..."

Eleonora, come si arriva da una piccola emittente sarda a Mediaset?

"Con tanta tenacia e un po' di fortuna. Mi sono trasferita a Milano nel 2013 e ho trovato lavoro a Sportitalia; l'anno dopo è arrivata l'occasione di passare a Mediaset".

Ha un rito prima di andare in onda?

"Faccio sempre le stesse cose: mi alzo, vado in palestra, e poi corro in www. Qui leggo i giornali, entro in riunione e poi passo al trucco".

E quando le telecamere si spengono?

"Me ne vado subito a casa. Dopo due ore sui tacchi a spillo, ho la schiena a pezzi".

Lei ha lavorato anche come inviata a bordo campo. Meglio il calcio dal vivo o lo studio tv?

"Lo studio: qui mi sento veramente a mio agio".

Nel tempo libero cosa guarda in tv?

"Un po' di tutto, ma la cosa che mi diverte di più è organizzare gruppi d'ascolto con gli amici. Con il 'GF Vip' ci siamo divertiti un mondo".

I suoi viaggi preferiti?

"Adoro Los Angeles, dove sono stata varie volte. Prossimi progetti: Giappone e Cuba".

Per lei il calcio è...

"...un gioco, che non va preso troppo sul serio. Ecco perché mi piace chi sa affrontarlo con ironia, come il mio collega Sandro Sabatini o Ciro Ferrara, che sa commentare le partite senza mai perdere il gusto della battuta".

Ultima cosa: e se Juventus-Roma fosse la finale di Champions?

"Sarebbe fantastico! Sabatini, appassionato di ciclismo, ha giurato che se le italiane arrivano in finale andrà in bici fino a Kiev. Io invece sono pigrissima e non ci penso nemmeno. Caro Sandro, facciamo così: io prendo l'aereo e ci vediamo là".